Ho chiesto al Presidente del Senato una medaglia o un riconoscimento per quello che ha fatto e fa ogni giorno...
Il giorno dopo, il 19 marzo Festa del Papà, sarà festeggiato dall'AMI nel convegno che si svolgerà a Roma.
Nella foto con la figlia Alice!
Questa è la breve intervista che gli ho fatto...
Sergio ha un fratello spastico dalla nascita, diabetico, non vedente da un occhio e con 6/10 all'altro. Suo padre e sua madre lo hanno lasciato "in eredità" scritto nel testamento a lui e a suo fratello.
Ha due figli, un maschio e una femmina meravigliosa di 23 anni con una sindrome di West (epilessia della prima infanzia) che e' completamente dipendente dalla famiglia, sulla sedia a rotelle, mangia solo cibi semiliquidi non parla, non maneggia oggetti, ecc.
E' uno dei disabili piu' gravi del suo Municipio. Interagisce con loro con i sorrisi, con gli sguardi, ti "imbruttisce" quando sgrida il fratello (di 24 anni) o ti sorride illuminandosi quando ti vuole ringraziare.
Come hanno detto agli insegnanti al liceo "quanto impara non lo possiamo dire, ma sappiamo quanto insegna a tutti" .
Persino Karol Woitila ha cercato di alzarsi per abbracciarla qualche anno fa e i suoi sono corsi a sostenerlo per paura che cadesse (nella foto).
Lotta continuamente con un mondo che la vorrebbe ricoverare, istituzionalizzare, quando il posto migliore per lei non e' certo un "disabilificio" magari uno di quelli che vanno sui giornali come lager. Merita di stare a casa, piu' di tanti figli bamboccioni che a 40 anni anni vivono con i genitori e merita quello che i genitori fanno per lei!
Sergio segue anche suo suocero, anziano diabetico, ipovedente con grandi difficoltà a camminare, che la moglie puo' seguire solo in parte, presa com'è dalla figlia. Segue suo suocero per tutte quelle cose di cui ha bisogno una persona anziana, aiuti "tecnologici" e amministrativi.
E' direttore della Telemedicina del San Camillo, seguendo le ricerche in questi campi dal polo sud, dirigendo per uno stipendio poco piu' che simbolico anche il centro internazionale radio medico, uno dei più antichi centri di telemedicina del mondo, che assiste gratuitamente tutti coloro che navigano nei mari del mondo.
Il suo centro di telemedicina al San Camillo e' stato giudicato dal tribunale dei diritti del malato come una delle eccellenze nazionali proprio perchè segue i pazienti più fragili, più difficili, quelli con le piaghe che non guariscono e che che non riescono neppure ad arrivare in ospedale.
"Se si vuole dire a qualcuno che e' un disastro si dice che e' una piaga, guarire le piaghe e' uno dei miracoli più famosi.
Noi curiamo le piaghe , facendo in modo che i pazienti non debbano venire neppure in ospedale, dandogli il materiale a casa propria e tutto con il SSN, senza nessun costo (articolo del corriere) Faccio la telemedicina per essere vicino ai pazienti piu' fragili, piu' difficili".
Infine, Sergio, nello scorso anno, mentre era in pausa pranzo in ospedale ha soccorso una infermiera che era stata "raccolta" in corridoio, con una crisi asmatica in fase molto avanzata. Stava perdendo i sensi per la mancanza di ossigenazione al cervello. E' riuscito a farla riprendere, con le poche cose che aveva a disposizione in ambulatorio, fino a farle riprendere un respiro normale e tornare a casa dai suoi figli... " Lei mi abbraccia la mattina quando mi incontra, probabilmente le ho salvato la vita".
|